L’indagine ha come obiettivo quello di studiare i possibili legami tra la percezione del principio di sussidiarietà e le effettive politiche sociali poste in essere dai Comuni italiani.
Oggetto di analisi sono, pertanto, i principi che governano le politiche degli enti comunali, nonché l’approccio sia strategico-gestionale che operativo alle politiche sociali ed il livello di adozione di comportamenti sussidiari.
Unità di analisi, ovvero i soggetti su cui indagare, sono i Comuni con almeno 10.000 abitanti.
Unità di rilevazione, ovvero i soggetti che concretamente rispondono all’intervista, sono i segretari comunali o, in alternativa i dirigenti del settore “Politiche Sociali”.
La scelta di considerare come unità di analisi i Comuni con almeno 10.000 abitanti nasce dal seguente convincimento: se l’obiettivo è quello di analizzare i comportamenti sussidiari, allora i Comuni rappresentano il livello di governo più vicino ai cittadini e la dimensione sopra i 10.000 abitanti è la più adeguata per poter valutare in maniera più concreta la capacità di adottare politiche sociali che tengano conto del principio di sussidiarietà.
Il questionario adottato nell’indagine è articolato in undici sottosezioni, due delle quali dedicate alla raccolta di informazioni riguardanti come detto il Comune e l’intervistato:
L’indagine su “Famiglie e politiche sociali” ha l’obiettivo di valutare la conoscenza e la percezione del principio di sussidiarietà da parte dei cittadini con riferimento alle sue applicazioni nel campo delle “politiche sociali” da parte delle amministrazioni locali, o di altresì organizzazioni ed enti che concorrono alla loro attuazione. A tal fine si analizza, da un lato la conoscenza della Sussidiarietà e dall’altro l’opinione dei fruitori delle politiche sociali circa i servizi più importanti e, se ricevuti, la qualità degli stessi.
Oggetto di analisi sono, pertanto, la percezione delle famiglie sul criterio di sussidiarietà, i giudizi sui servizi ricevuti, i diversi criteri di valutazione sui principali strumenti sussidiari e sulla vicinanza delle diverse amministrazioni locali.
Unità di analisi, ovvero i soggetti su cui indagare, sono le famiglie possibili destinatarie delle politiche sociali residenti nei Comuni inseriti nel campione dell’indagine sulla Pubblica Amministrazione locale.
Unità di rilevazione, ovvero i soggetti che concretamente rispondono all’intervista, sono i capofamiglia che hanno le informazioni sui servizi sociali di cui ha usufruito l’intera famiglia.
La scelta di considerare come unità di analisi le famiglie residenti nei Comuni con almeno 5.000 abitanti nasce dall’obiettivo di confrontare l’offerta effettiva di servizi sociali con la percezione della stessa da parte dei destinatari finali (ovvero le famiglie).