Food & Data – Appetizing Markets. L’export mondiale di frutta e verdura
I dati ufficiali sugli scambi commerciali e l’export di frutta e verdura fresca hanno fatto segnare un export di oltre 137 milioni di tonnellate nel 2021 e pari a circa 157 miliardi di euro in valore. I maggiori esportatori di frutta in volume sono Spagna, Cina, Paesi Bassi, Burkina Faso, Stati Uniti ed Ecuador. Seguono Iran, Turchia, Costa Rica, Sud Africa, Guatemala ed Italia.
Per quanto concerne l’export in valore, legato al maggior valor aggiunto della frutta e verdura esportata, i primi 6 paesi sono Spagna (10,4% del totale), Stati Uniti (9,5%), Messico (8,4%), Paesi Bassi (8,2%), Cina (6,3%) ed Italia (3,1%).
Il 7,1% della frutta e verdura esportata in valore è costituito da banane, il 5,9% da pomodori, il 5% da uva. Seguono, come peso in valore, mele, avocado, peperoncini, arance, mandorle.
In termini di import in valore i paesi che acquistano maggiormente frutta e verdura dall’estero sono gli Stati Uniti (15,9%), la Germania (8,9%), la Cina (7,7%) ed a seguire Paesi Bassi, Regno Unito, Francia e Canada. I primi 10 paesi per import coprono il 60% dell’import in valore di frutta e verdura.
L’export italiano di frutta e verdura, nel 2021, è stato pari a 5,1 miliardi di euro di cui ben 4,2 miliardi verso l’Unione Europea (83,1% del totale). In volume l’export nel 2021 è stato pari a circa 3,5 milioni di tonnellate di frutta e verdura fresca (e/o secca).
In termini di export in valore i principali paesi in cui esporta l’Italia sono la Germania (31%), la Francia (9,5%), l’Austria (6,4%) ed a seguire due paesi che non sono nel mercato unico ovvero la Svizzera (6%) ed il Regno Unito (5,3%). In volume i paesi dove esporta maggiormente l’Italia sono la Germania (1 milione di tonnellate), la Francia (370.000 tonnellate), la Spagna (183.200 tonnellate), quindi la Polonia (179.752 tonnellate) e l’Austria (174.949).
Le tipologie di frutta e verdura maggiormente esportate dall’Italia sono: mele (920.271 tonnellate), uva (462.684), angurie (284.022), kiwi (182.083), arance (103.644), pesche (97.072) ed a seguire carote e altre radici (92.322) , cavolfiori e broccoli (88.505), cavolo e altre brassicacee (71.366).
I primi nove mesi del 2022 mostrano un lieve decremento dell’export italiano di frutta e verdura in termini di volumi rispetto ai primi nove mesi del 2021 passando da 2.616.000 tonnellate a circa 2.536.000 tonnellate. In termini di valore, invece, si registra un leggero aumento da 3 miliardi e 655 milioni di euro a 3 miliardi e 692 milioni di euro (+27 milioni di euro circa) evidenziando una crescita dei prezzi all’export in parte legata all’aumento dei prezzi unitari ed in parte dovuta alla vendita di frutta e verdura a maggior valore aggiunto.
In termini di export in valore i principali paesi in cui ha esportato l’Italia nei primi mesi del 2022 sono la Germania (32,2%), la Francia (8,7%), l’Austria (7%) ed a seguire due paesi che non sono nel mercato unico ovvero la Svizzera (5,9%) ed il Regno Unito (4,7%) con una tendenziale stabilità nei paesi target dell’export italiano rispetto al 2021.
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