Il mercato mondiale dell’olio d’oliva
La produzione mondiale di olio di oliva nel 2017 si attesterà di poco sotto i tre milioni di tonnellate, secondo i dati dell’International Olive Council con un incremento del 14% rispetto ai 2,6 milioni di tonnellate della campagna precedente. Risultato questo sicuramente positivo anche se non all’altezza delle aspettative che erano ben al di sopra di tali volumi.
Tra i principali produttori, la Spagna ha scontato l’annata particolarmente negativa, dovuta alla siccità, con una riduzione stimata del 15% che porta la produzione poco al di sopra del milione di tonnellate. C’è molta soddisfazione, invece, in termini di stato di salute delle olive perché l’assenza di malattie quest’anno ha giocato in favore della qualità. Tra i paesi comunitari, incrementi rilevanti si sono realizzati in Grecia (+44%) con una produzione pari a 280 mila tonnellate, mentre ottime notizie si registrano anche sul fronte italiano. I dati provvisori dell’ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) parlano di una produzione di 370 mila tonnellate, praticamente il doppio rispetto all’annata precedente ma inferiori rispetto a un’aspettativa di “piena carica” auspicata alla vigilia della fioritura.
Tra i principali competitor al di fuori dell’Unione Europea risultati eccellenti si sono realizzati in Turchia (+ 62%) ed una produzione che si attesta sulle 287 mila tonnellate ed in Tunisia dove la produzione è più che raddoppiata rispetto all’annata 2016, attestandosi sulle 220 mila tonnellate, grazie, sempre secondo l’Ismea, ad importanti investimenti nel settore e all’entrata in servizio di nuovi impianti produttivi.
Nel 2017 l’Unione Europea registra una produzione lievemente superiore al 2016 (dato ancora provvisorio), nonostante il calo della produzione spagnola, compensato tuttavia dall’aumento della produzione italiana e greca. La Spagna si conferma primo produttore mondiale nonostante il calo. L’Italia recupera la seconda posizione rispetto alla Grecia. Tra i competitor extra UE la Turchia si colloca al quarto posto e la Tunisia al quinto. L’UE produce quasi il 63% della produzione mondiale di olio di oliva.
Per quanto riguarda il consumo di olio di oliva i paesi produttori si confermano anche i più importanti consumatori con l’Italia in prima posizione e la Spagna in seconda posizione nel 2017. Terzo mercato per consumi gli Stati Uniti (315 mila tonnellate).
Per quanto riguarda l’Unione Europea, il mercato più importante per consumi dopo i primi tre produttori è quello francese con 120 mila tonnellate, mentre il primo mercato per consumi tra i paesi non produttori è quello tedesco (61.600 tonnellate nel 2017). Il mercato dell’UE con 1.549 mila tonnellate di consumo di olio di oliva vale oltre il 52% del mercato mondiale.
Nell’ambito dell’Unione Europea l’Italia si conferma al primo posto come paese importatore di olio extra vergine e vergine di oliva con 454.000 tonnellate, seguita da Francia, Spagna e Portogallo.
Le previsioni per la produzione mondiale dell’olio tendono alla stabilità al 2021 con una lieve crescita fra il 2017 ed il 2019. In particolare la produzione mondiale passerebbe da 2,5 milioni di tonnellate nel 2017 a 3 milioni di tonnellate nel 2021. Nello stesso periodo la produzione dell’Unione Europea nelle previsioni passa da 1,7 milioni di tonnellate a 2,1 milioni di tonnellate nel 2021.
Report realizzato dalla divisione Marketing & Society di IRCSIA (per report più approfonditi sui mercati nazionali con analisi della domanda o per report su altri prodotti scrivere via mail all’indirizzo info@ircsia.it)